L’associazione La Magnolia è Fiorita è nata nel 2012 per volontà di alcune persone che lavoravano con i Club degli Alcolisti in Trattamento.
Si era infatti reso necessario, per attuare alcuni aspetti della metodologia come la formazione sui problemi alcolcorrelati e complessi prevista per le famiglie dei club e della comunità, avere un riferimento associativo formale che consentisse di lavorare per costruire una rete sul territorio sia con i servizi pubblici sia con le istituzioni e con le altre associazioni del privato sociale.
Per affrontare problemi complessi come quelli legati ai disturbi e patologie da uso di alcol (compreso quando sono associati ad altri disturbi da uso di sostanze e comportamenti compulsivi o problemi psichiatrici) è necessario che la rete di offerte di servizi presenti sul territorio possa divenire sempre più fitta, rispecchiando così la complessità degli interventi da mettere in campo per ottenere risultati durevoli nel tempo, nell’interesse degli alcolisti, delle loro famiglie e infine della comunità nel suo insieme, riducendo i costi dei trattamenti e i rischi per terze persone.
L’ Associazione La Magnolia è Fiorita opera nell’ambito della protezione e promozione della salute di comunità a partire dai problemi alcolcorrelati e complessi, secondo l’approccio ecologico sociale proposto dal Prof. Hudolin, linea guida della attività dei Club degli Alcolisti in Trattamento.
L’Associazione opera, inoltre, nel campo della ricerca e della formazione e aggiornamento, con particolare attenzione a persone e famiglie che vivono a contatto con situazioni di fragilità, e sostiene la diffusione della rete multifamigliare dei Club degli Alcolisti in Trattamento (C.A.T.).
Mentre discutevamo di come costruire questo sito è nato il nome Failmeglio, ispirato ad alcune lettere anagrammate presenti nel nome della Associazione.
Failmeglio rappresenta anche una esortazione a conoscere ed utilizzare i nostri servizi offerti alle famiglie che si trovano ad affrontare le sofferenze conseguenti ai disturbi da uso di alcol, anche quando associati all’uso di altre sostanze e ad altri comportamenti compulsivi.
I Club degli Alcolisti in Trattamento e gli Alcolisti Anonimi
La notevole diffusione dei problemi alcolcorrelati nel nostro paese ha favorito fin dagli anni ’70 la diffusione di gruppi del privato sociale, come Alcolisti Anonimi e Club degli Alcolisti in Trattamento, che hanno avuto il grande merito di rappresentare una possibile soluzione ai problemi degli alcolisti e delle loro famiglie, ancor prima che venissero istituiti nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, con la legge 309/90, i servizi per le tossicodipendenze (SERT) che comprendono i Servizi di Alcologia specificatamente deputati al trattamento delle persone con problemi alcolcorrelati, i così detti alcolisti.
In realtà la maggioranza delle persone quando si parla di gruppi che si occupano di problemi alcolcorrelati va con la mente agli Alcolisti Anonimi, nonostante la presenza sul territorio nazionale dei Club sia di gran lunga più numerosa dei gruppi AA (2000 Club a fronte di 500 gruppi AA). Questo è probabilmente legato al fatto che AA nasce negli USA tanti anni prima, nel 1935, con una persistente influenza veicolata dalle produzioni cinematografiche di oltreoceano.
Pur avendo in comune l’interesse verso le sofferenze ed i danni causati dall’alcol, le radici e la filosofia a cui si ispirano i due approcci sono davvero molto differenti.
Infatti, gli AA si ispirano chiaramente ad una idea di auto-mutuo-aiuto, prescindendo dalla cultura generale esistente. Per loro quindi la “guarigione” è affidata alla capacità di astenersi dall’alcol in un programma di crescita personale. Mentre i Club degli Alcolisti in Trattamento propongono, nell’incontro settimanale, un percorso di cambiamento che coinvolge l’intera famiglia, non solo il così detto alcolista.
Questo porta ad una crescita e maturazione che si esprimerà in relazioni rinnovate anche nel contesto sociale.
L’approccio sistemico famigliare, che sta alla base del lavoro dei Club, nasce grazie al lavoro del prof. Vladimir Hudolin, psichiatra che si è occupato per gran parte della sua vita professionale di problemi alcolcorrelati anche come consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il prof. Hudolin, ha utilizzato le sue competenze per proporre uno strumento efficace, il Club degli Alcolisti in Trattamento, che parte dal riconoscimento della complessità umana sottesa ai problemi alcolcorrelati. Partendo proprio da coloro che ne hanno più bisogno, questo metodo semplice può essere applicato in programmi efficaci che mirano alla sobrietà personale e famigliare e favoriscono lo sviluppo di una cultura di protezione e promozione della salute nelle nostre comunità.